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1) Dizion. 5° Ed. .
CONSUMARE.
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CONSUMARE.
Definiz: Att. Toglier l'essere a checchessia distruggendone l'una dopo l'altra le parti, Ridurre al niente.
Dal lat. consummare, che anche trovasi scritto consumare, che ci ha dato il senso di Compiere, Condurre a fine, poichè gli altri significati del verbo la lingua nostra gli ha derivati dal lat. consumere, essendosi nell'italiano, per conformità di suono, confusi insieme i due verbi latini. –
Esempio: Bocc. Fiamm. 166: Poichè consumate avranno [i cani] le molli polpe delle tue ossa.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 213: O che 'l fuoco colla fiamma consumi e' corpi, o che ec.
Esempio: Giannott. Op. 1, 85: Fu fatto quello memorabile incendio che consumò, secondo che dicono le memorie antiche della città, mille settecento case.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 205: Ma si edifichi (parla dell'edificar di terra senza muramento) nell'uno o nell'altro modo, bisogna pensare d'incamiciare la parte di fuori [della fortezza] in maniera che possa difendere il tutto dalle piogge, le quali dilavando il terreno, a poco a poco lo consumerebbono.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. 4, 328: La mattina si vedono [i ragnateli] carichi delle dette stille, le quali, insino che il sole non le consuma, son causa che noi vediamo tanta gran quantità di ragnateli.
Esempio: Pindem. Poes. 187: E fiamma rapida Tutto in brev'ora Consumerà.
Definiz: § I. E figuratam. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 217: O tempo consumatore delle cose, e o invidiosa antichità, voi distruggete tutte le cose, e consumate tutte le cose morse da' denti della vecchiezza, a poco a poco, colla lenta morte.
Esempio: Ottim. Comm. Dant. 3, 72: Il quale regno [di Cristo] comminuirà e consumerà tutti gli altri regni, ed esso starà in eterno.
Esempio: Machiav. Stor. 1, 118: Il quale (il nome della libertà) forza alcuna non doma, tempo alcuno non consuma, e merito alcuno non contrappesa.
Esempio: E Machiav. Stor. appr.: Che il tempo a consumare i desiderj della libertà non basti, è certissimo.
Definiz: § II. Per Portar via, Togliere, da un corpo, lentamente distruggendola, qualche altra materia che si sia formata in esso. –
Esempio: Cresc. Agric. volg. 346: Il vino.... consuma l'umidità delle gingíe.
Esempio: E Cresc. Agric. volg. 430: Ancora a consumare quella medesima callositade vale la radice del malvavischio.
Esempio: S. Greg. Omel. 2, 294: È detto Iddio fuoco consumante, perocchè per lui si consuma la ruggine de' peccati (qui in locuz. figur.).
Definiz: § III. Vale anche Logorare mediante diminuzione o sottrazione delle parti ond'è composta una cosa; Ridurla a minor quantità, grossezza, o simili; Corroderla. –
Esempio: Petr. Rim. 1, 321: Che poco umor già per continua prova Consumar vidi marmi e pietre salde.
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 378: Dove l'acqua ha minor moto, non consuma del suo fondo: questa nasce perchè fa minor percussione e confregazione nel suo fondo.
Esempio: E Vinc. Mot. Mis. acq. appr.: Dove l'acqua più si stringe,... più consuma il suo fondo.
Esempio: Cellin. Pros. Oref. 11: Essendo essi (i diamanti) di tanto maravigliosa durezza, nè altra cosa essendo che in ciò lor sia superiore, nè che gli possa rodere e consumare, è necessario che l'uno consumi l'altro.
Esempio: Forteguerr. Cap. 272: Come tignuola che consuma i panni.
Esempio: Bellin. Disc. Anat. 1, 10: Ella (la lima) è uno strumento consumatore di quei corpi intorno a' quali ella si adopera con la sua forza, ed il suo consumarli egli è un roderli con i suoi denti.
Esempio: E Bellin. Disc. Anat. 1, 16: La ruota adunque stacca le parti del ferro, e staccandole consuma la sua grossezza.
Definiz: § IV. Pure per Logorare nel senso di Deteriorare, Guastare, Ridurre in cattivo stato, o simili: e dicesi specialmente dell'azione che l'uso, il tempo o la natura hanno sulle cose. –
Esempio: Ristor. Comp. Mond. 137: Trovavansi (certi pezzi di vasi antichi) così colorati e freschi, com'elli fussono fatti vie via: delle quali [vasa] la terra non parea c'avesse diminio sopra essi di poterli consumare.
Definiz: § V. Dicesi figuratam. anche dell'azione profonda e continua che gli affetti violenti o le passioni hanno sull'animo umano; Affliggere gravemente, Travagliare, e simili. –
Esempio: Dant. Inf. 7: Taci, maledetto lupo; Consuma dentro te con la tua rabbia.
Esempio: Petr. Rim. 1, 47: Acciocchè 'l rimembrar più mi consumi.
Esempio: E Petr. Rim. 1, 94: Vaghe faville.... ove 'l piacer s'accende Che dolcemente mi consuma e strugge.
Esempio: Cont. Bell. Man. 62: O fera voglia che il mio cor consumi, Sicchè mi avanza a consumarne poco.
Esempio: Bemb. Rim. 49: Onde verrà che sperar possa Rifrigerio al bollor che mi disossa, Nè cal di ciò chi m'arde e mi consuma?
Esempio: Gozz. Op. scelt. 3, 449: Per cruccio e dispetto d'animo, che dentro gli rode e consuma.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 1, 142: Lo sdegno di tutta l'Europa, e la rabbia interna che consumava la Francia, aprir l'adito a compire quello che una volta impedirono i fati inesorabili.
Definiz: § VI. Riferito a cose necessarie od occorrenti per un particolar fine od effetto, vale Adoperarne quant'uno ne ha, Adoperarle fino a che non siano finite; ed altresì Adoperarle quanto richiede il bisogno, ed anche oltre al bisogno. –
Esempio: Bocc. Introd. 1, 84: Non d'aiutare i futuri frutti delle bestie e delle terre e delle loro passate fatiche, ma di consumare quegli che si trovavano presenti, si sforzavano.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 6, 97: Tenne nascosta una parte della munizione, acciocchè opportunamente se ne potessero valere, quando l'altra fosse finita di consumare.
Esempio: Buomm. Descriz. Fest. 15: Cera Candida veneziana, come fu tutta quella che si consumò a questa festa in chiesa e fuora.
Esempio: Fag. Comm. 5, 30: E tu, Menica, bada un po' bene, che in cucina in quest'occasione si consumi almanco meno che si può.
Definiz: § VII. E figuratam. –
Esempio: Bart. C. Tratt. Albert. 341: È lodato Timante di Cipro.... perchè nel dipignere Menelao addoloratissimo, egli vi aveva posto tutto lo ingegno e consumata tutta la arte sua. Avendo consumati tutti gli affetti, non trovando modo da poter dipignere il viso dello addoloratissimo padre, involse il capo di quello in un panno per lasciare in lui, più di quel che se li potesse discernere nel viso, del dolere che aveva nello animo.
Definiz: § VIII. Più specialmente riferito alle cose che servono al sostentamento, Adoperarle mangiando o bevendo; e spesso s'intende, con avidità o con poca misura. –
Esempio: Bocc. Decam. 7, 210: Nè vi potrei dire quanta sia la cera che vi s'arde a queste cene, nè quanti sieno i confetti che vi si consumano.
Esempio: Cecch. Comm. ined. 393: Hanno consumatomi Più d'un baril di vino a far a brindis; Pensate l'altre cose!
Definiz: § IX. In senso speciale, parlandosi del sacrifizio della Messa, dicesi del Comunicarsi che il sacerdote fa con le due specie del pane e del vino. Ed usasi anche assolutamente. –
Esempio: Bart. D. Giapp. 4, 265: Nel celebrare, contavano i fedeli che v'assistettero, che tante eran le lagrime che spargeva [il P. Navarro], massimamente dalla consacrazione fino al consumare, che a gran pena potea proferir le parole.
Esempio: Cerracch. Dubb. Rubr. 1, 201: Dopo aver [il sacerdote] consumato il divin sangue nella messa dell'esposizione,... colloca l'ostia consacrata nell'ostensorio.
Definiz: § X. Pur riferito a cose necessarie od occorrenti, e detto figuratam. della vita, delle sue quotidiane occorrenze, e simili, vale Far consumare, Esser cagione che quelle si consumino, si adoperino. –
Esempio: Dav. Mon. 449: Il danaio, ch'è sugo e sostanza ottima della terra, come dicemmo, correndo per le borse grosse nelle minute, tutta la gente rinsanguina di quel danaio che si spende e va via continuamente nelle cose che la vita consuma, per le quali nelle medesime borse grosse rientra.
Definiz: § XI. Riferito a danari, averi, cose di prezzo, e simili, vale Spendere per provvedere a' proprj bisogni; ma più spesso usasi in cattivo senso, per Dissipare, Profondere, ed anche Spendere interamente, Finire. –
Esempio: Bocc. Com. Dant. 3, 153: Dimostra a qual pena dannati son coloro, i quali in sè medesimi crudelmente adoperano, e le lor cose bestialmente gittano e consumano.
Esempio: Alam. L. Nov. 123: Egli non intendeva.... di vendere alcuna delle sue gioie, nè ancor consumare i suoi danari.
Esempio: Flor. Agric. Met. volg. 21: Sovente le ricchezze acquistate de' metalli, in altri metalli consumano.
Esempio: Grazz. Pros. 32: Di poco tempo s'era dato all'alchimia, dietro alla quale consumato aveva gran parte delle sue sostanze.
Esempio: Bard. G. Grand. Rom. 18: C. Calligula consumò diecimila sesterzj.... per far ch'una cena agguagliasse i tributi d'alcune piccole provincie.
Esempio: Maff. G. P. Vit. Conf. 2, 78: Non si trovava pur un denaro, avendogli già tutti consumati in altre limosine.
Esempio: Vai Rim. 10: Aver possi dal ciel qualche marito.... Che 'l vezzo e le smaniglie T'impegni e ti consumi.
Esempio: Galian. Mon. 277: Noto intanto, che molti per sè soli spendono fin 15 e 20 ducati il mese, ed evvene chi ne consuma a vivere 50 o 60.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 22: Consumò [il Re] l'erario per mantener i soldati.
Definiz: § XII. E riferito a persone o a famiglie, si disse per Danneggiare nell'avere, Spogliare delle sostanze, Ridurre in povertà; e per estensione, anche Rovinare, Abbassare. –
Esempio: Malisp. Stor. fior. 149: Per mandato del re Manfredi fu ordinato vicario.... in Toscana Guido Novello,... il quale, per parte, consumò il conte Simone suo fratello, e 'l conte Guido Guerra suo consorto, e quegli di suo lato, che teneano parte Guelfa.
Esempio: Comp. Din. Cron. 69: I loro cittadini gravavano forte, e spogliavano i Ghibellini e Bianchi di moneta, per modo che molti ne consumarono.
Esempio: Cic. Opusc. 519: Quando tu vai per la provincia, non si spaventano gli uomini per lo tuo avvenimento, non sono consumati per le tue spese.
Esempio: Esop. Fav. S. 106: Per lo Sparviere s'intende i malvagi uomini, i quali, ancora che il servigio de' piccoli sia loro grazioso, non considerano il continovo utile e diletto, ma come golosi e ghiotti solo in un'ora gli dimagrano e consumano, che mai non si possono rilevare.
Esempio: Sacch. Nov. 1, 164: Quando con questo giuoco ebbe consumato quasi ogni uomo, ec.
Esempio: Vespas. Vit. Uom. ill. 475: Più volte fu tratto d'alcuna podestaria, e tutte le rifiutò, dicendo che le voleva lasciare agli avoltoj, ch'era pasto da loro. Chiamava avoltoj quelli che vanno in birrería a consumare i poveri uomini.
Definiz: § XIII. E riferito a patrimonio, sostanze, e simili, altrui, vale Danneggiar gravemente, Mandare in malora, e simili. –
Esempio: Salvin. Odiss. 11: Ella nè niega L'odioso maritaggio, nè far fine Puote, e costor consumano mangiando La casa mia.
Definiz: § XIV. Riferito a città, paese, stato, o simili, vale Danneggiare gravemente in qualsiasi modo, Disertare, Ridurre agli estremi; usato anche con qualche compimento. –
Esempio: Comp. Din. Cron. 36: Subito s'armarono, e missensi a offendere la città col fuoco e ferri, a consumare e struggere la città.
Esempio: Vill. G. 43: E poi che Totile l'ebbe così consumata (Firenze) di gente e d'avere, comandò che fosse distrutta.
Esempio: E Vill. G. 47: I Romani,... veggendosi così consumare e distruggere a' Gotti, mandarono a.... Iustiniano imperadore, che li dovesse liberare da' Gotti.
Esempio: Parut. Disc. polit. 2, 214: Mancando di ricchezze [la città], sarà sempre debole, e potrà facilmente essere consumata ed oppressa.
Esempio: Bott. Stor. Ital. 2, 22: I soldati consumarono il paese.
Definiz: § XV. Si disse per Finire, nel senso di Uccidere, Toglier di vita, e propriamente Uccidere con strazio. –
Esempio: Colonn. Guid. N. 333: Leggiermente ne potrebbe alcuno di loro essere preso da' Greci, e con simile pena il consumerebbero.
Esempio: Vill. G. 45: Molti santi monaci e religiosi da lui e sua gente furono martirizzati e consumati.
Esempio: E Vill. G. 51: E molti fedeli cristiani distrussero [i tre Imperatori] e consumarono in tutta Italia.
Esempio: Medit. Arb. Cr. 39: Fu menato legato [Cristo] da' berrovieri scellerati di quelli maladetti pontefici e sacerdoti, addomandano di voler consumare di tormento di croce quel dolce amore, che mai non seppe che si fosse peccato.
Esempio: Pulc. L. Morg. 10, 54: Avea Faburro, Ulivieri ed Orlando Morti quel dì migliaia già di Pagani, E tuttavia ne venien consumando.
Definiz: § XVI. E per Straziare, Tormentare, detto particolarmente di fame, sete, o simile. –
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 115: Ti basti il gran martír ch'io non ci veggio, Senza ch'ogni or la fame mi consumi.
Definiz: § XVII. Consumare, figuratam., riferito a tempo, vita, età e simili, vale Passare, Trascorrere e simili. –
Esempio: Sacch. Nov. 1, 35: E così con gran paura e con grande affanno consumò tutta quella notte.
Esempio: Gozz. Op. scelt. 5, 177: Due giovani sollazzevoli di natura e di grazioso ingegno nel procurarsi scherzi da consumare il tempo lietamente.
Esempio: Leopard. Poes. 113: Nè mi diceva il cor che l'età verde Sarei dannato a consumare in questo Natio borgo selvaggio.
Definiz: § XVIII. E riferito pure a tempo, vita, età e simili, con qualche compimento per lo più retto dalla prep. In, vale Adoperare, Spendere, in quello; e intendesi più spesso in occupazioni o di poca utilità o di grave fatica o non degne. –
Esempio: Liv. Dec. 2, 427: Elli consumavano il giorno correndo sopra quelli che si stavano in pace.
Esempio: Bocc. Decam. 1, 214: In seminare zizzania, in dire cattività e tristizie, e, che è peggio, in farle nella presenza degli uomini, e rimproverare i mali, le vergogne e le tristezze vere e non vere l'uno all'altro, e con false lusinghe gli uomini gentili alle cose vili e scelerate ritrarre, s'ingegnano il lor tempo di consumare.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 253: Intendeva di consumare il rimanente della sua vita in peregrinaggj ed in servigj misericordiosi.
Esempio: Cas. Pros. 2, 60: Troppo migliore studio e più laudabile, che consumare gli anni e l'età in procurarsi gradi o roba.
Esempio: Mart. L. Op. 61: Non ha pena chi muore, Ma chi consuma in pianti i giorni e l'ore.
Esempio: Tass. Lett. 2, 71: L'altro più antico [tempo] che consumai ne' servigj del signor Cardinal d'Este, ragionevolmente ne le tenebre de la mia fanciullezza può esser lasciato nascoso.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 3, 282: Si consumarono solamente le ore in condoglienze ed in lamentazioni.
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 418: È così dunque vil l'umana vita, Ch'ella si debba consumare in ciance?
Esempio: Dat. Vit. Pitt. 167: Eliano e Plutarco alle somme lodi aggiungono, che Protogene in far questa pittura consumasse sett'anni.
Esempio: Baldin. Vocab. Dis. 165, 1: L'anno solare... è quello spazio di tempo che il sole consuma nello scorrere tutto il zodiaco del cielo, consumandovi giorni 365 ed una quarta parte scarsa.
Definiz: § XIX. Pur riferito a tempo, e detto figuratam. di ciò per cui o in cui altri lo adopera, vale Far consumare, Fare spendere. –
Esempio: Bart. D. Cin. 2, 138: Non v'è in Lisbona via sì frequentata d'ogni maniera di popolo, come sette leghe continuate di questa, che a passarle gli consumarono una intera giornata di perpetuo andare.
Definiz: § XX. Pur figuratam., riferito all'opera o all'azione dell'uomo rivolta ad un fine, ed altresì ai mezzi in essa adoperati per conseguirlo, ed anche agli atti, affetti, passioni, e simili, che accompagnano l'opera o l'azione stessa, vale Spendere senza pro, Usare inutilmente, e simili. –
Esempio: Frescobald. M. Rim. 23: In van consumi il tempo e la fatica.
Esempio: Parut. Disc. polit. 2, 297: Consumò egli (Solimano) molto tempo e molte forze nella Ungheria.
Esempio: Tass. Gerus. 20, 59: Poi che sdegnossi in fuggitivo dorso Le nobil'ire ir consumando in vano, Verso la fanteria voltò il suo corso.
Esempio: Pindem. Poes. 324: Adunque.... Tu così, passi consumando assai, Nulla vedesti.
Definiz: § XXI. Detto di edifizj, o parti di edifizj, o delle loro dimensioni, e riferito a spazio, misura, o simili, vale Occupare interamente; ed anche dicesi di chi disegna o eseguisce l'edifizio. –
Esempio: Chiabr. Rim. 2, 374: Io fabbricai palagio, Di cui l'ampiezza venticinque braccia Forse consuma.
Esempio: Galil. Op. fis. mat. 1, 188: Tirata un'altra linea,... verrà formata la grossezza del muro dinanzi la piazza. Dipoi.... tireremo un'altra linea;... ed avremo tra queste linee una larghezza di braccia 13, delle quali, quando noi saremo all'altezza di sette in otto braccia dal piano del fosso, la scarpa n'avrà consumato braccia uno e mezzo, talchè resteriano braccia undici e mezzo, essendo scemato dalla parte di fuori lo spazio sino alla linea F I.
Esempio: E Galil. Op. fis. mat. appr.: E così delle trenta braccia n'avremo consumate ventinove; cioè ventitrè per li due cerchj, che ci rappresentano due merloni, e sei per le tre cannoniere; e quel braccio che avanza, servirà per risalto o spalletta.
Definiz: § XXII. Riferito ad atto, operazione, e simili, vale Condurre al suo termine, Condurre a compimento, Compiere; ma oggi usasi più comunemente riferito a delitti, ed è termine proprio dei Criminalisti. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 83: Mostrasi ancora l'ottava e la solennità de' dì, in ciocchè dice octo, cioè che in otto dì sono consumate [le opere]; che ognendì potemo porre un'opera maravigliosa.
Esempio: Domin. Tratt. Car. 13: Quasi come si dicessi [il Salvatore], reprecando quello che aveva detto il dì dinanzi: tu, Padre, mi desti tutto il numero de' salvandi; io ho consumato l'operazioni che mi desti io facessi.
Esempio: Cerracch. Dubb. Rubr. 2, 90: Gesù Cristo.... in croce consumò l'opera della nostra redenzione.
Esempio: Mont. Poes. 2, 15: Io l'opra allora Precipitai, la consumai; veloce Mi parto da Cartago.
Esempio: E Mont. Iliad. 2, 182: E noi l'impresa Che a queste sponde ne condusse, ancora Consumar non sapemmo.
Definiz: § XXIII. Riferito a impresa, trovasi poeticam. per Abbandonarla appena incominciata. –
Esempio: Dant. Inf. 2: E qual è quei che disvuol ciò che volle, E per novi pensier cangia proposta, Sì che del cominciar tutto si tolle; Tal mi fec'io.... Perchè, pensando, consumai la impresa Che fu nel cominciar cotanto tosta.
Esempio: Bocc. Com. Dant. 1, 219: Dice che, pensando non fosse il suo andare pericoloso, consumai, cioè finii, l'impresa, che fatta avea di seguir Virgilio.
Definiz: § XXIV. In senso particolare riferiscesi a matrimonio, e vale Dare i coniugi compimento e perfezione al contratto matrimoniale mediante la loro congiunzione. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 249: Beltramo.... la damigella sposò.... E questo fatto,... dicendo che al suo contado tornar si voleva e quivi consumare il matrimonio, chiese commiato al re.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 88: Si facesse lo sposalizio,... e si conducesse in Francia per consumare il matrimonio.
Esempio: E Guicc. Op. ined. 3, 15: Il conte Iacopo si patteggiò uscire del reame per mezzo del Duca di Milano, e andonne a Milano a consumare il matrimonio con madonna Drusiana sua donna.
Esempio: Dav. Scism. 385: Doppo un matrimonio contratto per parole di presenza, contraendosene altro per simili parole, e di più consumandosi; questo compiuto, e non quel contratto, valesse; contro alla ragion comune, che vuole che il consentir faccia il matrimonio, e non il consumare.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 2, 78: Contravvenendo al volere ed al comando del Duca, s'era in ogni modo trasferita alla Rocella per consumare il matrimonio e celebrare le nozze.
Esempio: Dat. Lepid. 122: Trattare, concludere e consumare il matrimonio.
Definiz: § XXV. Neutr. pass.consumarsi Perdere il proprio essere, Cessar di essere, Andare a finire, Struggersi; detto di cose materiali. –
Esempio: Fr. Giord. Pred. 1, 75: L'anima rimane, e 'l corpo si consuma.
Esempio: Petr. Rim. 2, 191: Non come fiamma che per forza è spenta, Ma che per se medesma si consume.
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 213: O che 'l fuoco colla fiamma consumi e' corpi, o che si consumino per loro medesimi per la lunghezza del tempo.
Esempio: Tratt. Vetr. 117: Fa' bollire ogni cosa in detta acqua forte, in modo che tutta l'acqua si consumi.
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 325: L'onda non può immediatamente terminare il suo moto e consumarsi.
Esempio: Ar. Orl. fur. 42, 54: Piena d'un foco eterno è quella mazza Che senza consumarsi ognora avvampa.
Esempio: Biring. Pirotecn. 108 t.: Secondo che il carbone si viene consumando e la materia a fondere, e de l'una cosa e de l'altra v'andarete a ragiognendo per fino che arete messo in fusione tutta la quantità de la materia che volete.
Esempio: Cas. Rim. 1, 36: Luce inferma, e lume Ch'a leve aura vacille e si consume.
Esempio: Panant. Epigr. 94: Io non guadagno, e l'olio si consuma.
Definiz: § XXVI. Figuratam., detto di cosa non materiale, per semplicemente Aver suo termine, Finire. –
Esempio: Dant. Parad. 20: Quando colui che tutto il mondo alluma Dell'emisperio nostro si discende, Che il giorno d'ogni parte si consuma.
Esempio: Vinc. Mot. Mis. acq. 319: L'impressioni fatte dall'acqua infra l'aria si distruggono nel primo moto che esse fanno inverso la terra, perchè l'impeto si consuma nel moto naturale che si genera nell'acqua infra l'aria.
Definiz: § XXVII. E nello stesso senso, detto di azione, operazione, atto, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 113: Sì s'avvezzò a' cibi del monaco, che,... ancora che la penitenza di frate Puccio si consumasse, modo trovò di cibarsi in altra parte con lui.
Definiz: § XXVIII. Detto di persona, Venir meno, Ridursi a morte, e propriamente per malattia di consunzione. –
Esempio: Dant. Purg. 25: Meleagro Si consumò al consumar d'un tizzo.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 250: Infermò, ed evidentemente di giorno in giorno, come la neve al sole, si consumava.
Esempio: S. Ag. C. D. 5, 148: Il corpo suo, che avea bisogno di mangiare e di bere per non si consumare di fame e di sete, ec.
Esempio: Barl. D. Cin. 4, 137: Questi, ogni dì più consumandosi, non ebbe mestieri di chi l'avvisasse della vicina morte.
Definiz: § XXIX. Detto pure di persona, rispetto ad alcuna passione, Esser da questa occupato, affaticato, travagliato, o simili; Struggersi. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 241: A' quali o sospiri per risposta dava, o che tutto si sentia consumare.
Esempio: Imit. Crist. 137: Perchè ti consumi con vane tristezze?
Esempio: Belc. F. Laud. 171: Tu mi fai consumare, Dolce diletto mio; Non posso più indugiare, Iesù clemente e pio.
Esempio: Ar. Orl. fur. 33, 60: Perchè ti consumi, Dando credenza a quel che non è vero?
Esempio: Bemb. Rim. 33: Un consumarsi dentro a parte a parte, Mostrando altrui di for diletto e gioia.
Esempio: Varch. Boez. 40: Affine che tu non t'affligghi e consumi affatto.
Esempio: Tass. Gerus. 16, 19: E i famelici sguardi avidamente In lei pascendo, si consuma e strugge.
Esempio: Bellin. Cap. Matr. 295: In un parer di sentir consumarsi.
Definiz: § XXX. Onde le maniere Consumarsi di o per chicchessia o checchessia, ed anche in checchessia, che valgono Esser travagliato d'alcuna passione, a cagione di quella tal persona o cosa; Struggersi. –
Esempio: Bocc. Decam. 2, 228: Della mia giovinezza v'incresca, la qual veramente come il ghiaccio al fuoco, si consuma per voi.
Esempio: E Bocc. Decam. 3, 148: Tutto ardi e consumiti nello amore d'una donna strana.
Esempio: E Bocc. Decam. 4, 181: Egli si consumerà per lei, se ad altrui la vedrà maritare.
Esempio: Leggend. SS. M. 3, 86: Piangeva il Vangelista, che tutto si consumava del suo diletto fratello e maestro.
Esempio: Strat. Mor. S. Greg. 1, 190: Per invidia si consumano della virtù altrui.
Esempio: Gio. Fior. Nov. 14: Io sono innamorato della tal suora, e veramente io mi consumo per lei.
Definiz: § XXXI. Pure in costrutto con le particelle Di o Che, reggenti un verbo, vale Desiderare ardentemente, Bramare, Struggersi, di fare, o che sia fatta, l'azione significata da quel verbo: ed usasi anche assolutam. –
Esempio: Gio. Fior. Pecor. 1, 107: Si consumava d'averla [per moglie], e non sapeva trovare il modo.
Esempio: Pulc. L. Morg. 18, 188: E' si consuma di dar nella rete; Però t'appiatta tanto che sia giunto.
Esempio: Ricc. S. Cat. Lett. 172: Questa è la faccenda che principalmente io vi sollecito, e che io mi consumo che facciate.
Esempio: Grazz. Rim.: Io mi consumo di saperlo.
Esempio: E Grazz. Comm. 62: Egli si consuma che io non gli batta qualcosa nella testa.
Esempio: E Grazz. Comm. 136: La Maddalena.... si consuma come il sal nell'acqua, d'aver qualche ragguaglio.
Esempio: E Grazz. Comm. 302: Ma vienne, andiamo in casa, e là darotti la chiave; ch'io veggio che tu ti consumi. A. Anzi sto in su la fune: or andiam tosto.
Definiz: § XXXII. Per Spender le forze, la vita, e simili, in attendere a checchessia. –
Esempio: Bald. Vit. Feder. 3, 8: Considerasse esser cosa molto più utile a lui l'accomodar con sì bella occasione i fatti suoi, che il consumarsi nella servitù d'un prete.
Esempio: Pallav. Tratt. div. 13: Nè accaderà.... che il principe.... voglia consumarsi ne' libri.
Definiz: § XXXIII. Consumarsi in checchessia, detto di fatiche, occupazioni, ed anche dei sentimenti della persona che attende ad esse, vale Averlo continuamente per proprio oggetto, Adoperarsi intensamente intorno ad esso, e simili. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 213: A que' tempi soleva essere il lor mestiere e consumarsi la lor fatica in trattar paci.
Esempio: Cas. Pros. 3, 8: Nè d'altro ha cura [l'Imperatore] che di torre, o, come altri stimano, di ritorre gli stati e le terre e le città de' vicini e de' lontani, e all'Imperio o darle o renderle; ed in ciò si consumano i suoi diletti e le sue consolazioni tutte.
Definiz: § XXXIV. Per Sostenere continua e grave spesa pel proprio mantenimento, Star sulle spese, tanto da finirne i danari. –
Esempio: Bocc. Decam. 1, 200: Ed, oltre a ciò, consumarsi nello albergo co' suoi cavalli.
Definiz: § XXXV. Detto di popoli o stati, ovvero di milizie o eserciti, e simili, Perdere le proprie forze, Ridursi agli estremi, a cagione di continuo e grave disagio. –
Esempio: Machiav. Pros. var. 8, 43: Oltre a questo, loro (i Veneziani) si consumano, e, come diciamo noi, muoiono di tisico; e chi è uso a esser grande, mal volentieri può stare basso, e per tornare al grado suo si mette a pericolo.
Esempio: Guicc. Stor. 4, 118: E in questo mezzo vedendo consumarsi il castello di Milano, era stato necessitato ec.
Esempio: Adr. M. Plut. Vit. 3, 354: Entrarono, com'è da credere, i Siracusani in gran paura, non veggendo fine o termino a' lor mali, faticare indarno, e consumarsi senza pro.
Esempio: Davil. Guerr. civ. 1, 464: Doversi seguitare più stabile e più sicuro consiglio, e col differire ed allungare la guerra dar tempo a' Tedeschi di consumarsi, com'è sempre il solito loro; perchè condotti in clima così diverso dal paese nel quale erano nati, e ridotti nel colmo de' caldi della state ec.
Esempio: E Davil. Guerr. civ. 4, 280: Deliberato.... di riponere nell'arbitrio della fortuna le cose della provincia, più presto che consumarsi con far sempre la ritirata per ogni luogo, si spinse ec.
Definiz: § XXXVI. Per Logorarsi, Perdere alcun che del proprio essere. E dicesi propriamente delle cose di uso giornaliero, come vestiario, arnesi o strumenti, e simili. –
Esempio: Ovid. Art. Am. 28 t.: L'anello del ferro si consuma per continuo uso; il bomero si consuma per continuo lavorio.
Esempio: Magal. Lett. At. 325: Se ogn'altra materia colla frequenza dell'uso e del moto s'arruota, si spolvera e si consuma, particolarmente quando ell'è molto sottile e delicata; per qual ragione ec.
Definiz: § XXXVII. Figuratam. –
Esempio: Pindem. Poes. 351: Così l'interno senso Di giorno in giorno si consuma e spunta, Che alfin madre, germano, amico, sposa, Nel buio della tomba.... Scenderan non plorati.
Definiz: § XXXVIII. Termine de' Chimici, detto di sostanze liquide, vale Scemare, Diminuir di quantità, mediante evaporazione. –
Esempio: Ricett. Fior. C. 107: I sughi cavati dall'erbe si chiariscono da per loro, senza fargli altrimenti consumare.
Definiz: § XXXIX. Consumarsi in lacrime o in pianto, vale Piangere dirottamente e del continuo, senza volere alcun conforto al proprio dolore. –
Esempio: Simint. Ovid. Metam. 3, 233: Per l'aversità che sostenne Ipolito, Egeria non si può racconsolare; e giacente nelle radici di sotto del monte, si consumava in lagrime.
Esempio: Poliz. Rim. C. 34: E par che 'l cor del petto se gli schianti,... E che, a guisa di brina al sol davanti, In pianto tutto si consumi e strugga.
Esempio: Ar. Orl. fur. 43, 164: Ella si strugge e si consuma in pianto.
Definiz: § XL. Consumarsi, detto di fatti o avvenimenti, e propriamente di avvenimenti solenni, Compiersi, Adempirsi per intero. –
Esempio: S. Bonav. Med. Vit. G. Cr. 167: Ma tanto ti dico, che ciò ch'è scritto di me si è compiuto e consumato.
Esempio: Salvin. Odiss. 27: Dissi, che appo sofferti aver di molti Mali.... a casa l'anno Ventesimo saría per ritornare. Or si consuman tutte queste cose.
Definiz: § XLI. In forma di Neutr. Cessar di essere, Finire; e adoperasi più frequentemente nei tempi composti. –
Esempio: Dant. Purg. 25: Al consumar d'un tizzo.
Esempio: Bocc. Decam. 8, 362: Essendo la virtù del beveraggio consumata,... messer Torel destatosi gittò un gran sospiro.
Esempio: Belc. F. Pros. 1, 59: Prestamente, a pena della vita, feciono loro comandare che innanzi che una piccola candela accesa, la quale alla porta feciono porre, fusse consumata, dovessono della città uscire.
Definiz: § XLII. E detto di persona, Soffrire gravemente e con danno della salute, Struggersi. –
Esempio: Bocc. Decam. 3, 160: A doversi dileguar del mondo, per non far lieta colei che del suo male era cagione di vederlo consumare, si dispose.
Definiz: § XLIII. Neutr. Si usò per Perdere a parte a parte il proprio essere, Andare in consunzione, Venire a morte. –
Esempio: Vill. G. (1532) 178 t.: Co 'l detto martorio tutti ardendo e consumando finirono loro vita.
Esempio: Sacch. Rim. M. 397: Io vuo' fermare il dì, e fuggo e volo, E non m'avveggio che la notte vene, E parmi crescer, e consumo e colo.
Definiz: § XLIV. Trovasi per Terminare di fare alcuna cosa, Finire. –
Esempio: Nov. ant. C. 23: Tenne il pane sopra il vasello, e ricevea lo fumo che n'uscía; ed inebriato il pane del fumo che n'uscía del mangiare, e quelli lo mordea, e così il consumò di mangiare.
Definiz: § XLV. Consumerebbe la Tarpea di Roma o Avrebbe consumato la Tarpea di Roma, si disse in proverbio, di Chi disperda e mandi a male in bagordi e stravizj tutto il suo avere; perchè la Tarpea era il luogo dove si custodiva il tesoro pubblico. –
Esempio: Grazz. Pros. 27: Stando tutto il giorno in su le taverne, consumerebbero, come si dice, la Tarpea di Roma; e così son quasi tutti rovinati e falliti.